C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

A chi gioveranno i 24 mila voti negati agli studenti Erasmus?


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La comunità studentesca Erasmus non potrà votare.
Così come non ha votato in precedenza.
Ma il problema è esploso solo ora.
Perché?
Premesso che io sono per il non voto, ma un Paese che si dice essere democratico deve conferire a chiunque la possibilità di scegliere. Questa scelta da anni viene negata a migliaia di studenti Erasmus.
Si parla di 24 mila voti circa.
24 mila voti che forse saranno devoti alla causa che ha determinato la scoperta dell'acqua calda.
La legge porcellum ha debuttato proprio con le elezioni politiche del 2006.
Ricordate come erano finite?
L’Italia era divisa a metà. Romano Prodi ed alleati al 49,8% contro il 49,7% di Berlusconi e dei suoi alleati. Prodi ha sconfitto Berlusconi grazie a 25 mila voti.
Vista la situazione esistente, mi sembra chiaro che hanno sollevato il problema del voto negato alla comunità studentesca Erasmus perchè quei 24 mila voti , se per caso risulteranno essere determinanti nel calcolo post elezioni, diventeranno il caso politico dell'anno.
Tutto qui.
Dunque il vero motivo che ha sollevato l'indignazione di massa per il voto da riconoscere agli studenti, cosa già nota da anni e negata da anni, e guarda caso esplosa proprio quando il Parlamento ha chiuso i battenti, già perchè a chi mastica un pizzico di diritto era  ben noto che per intervenire in materia si doveva normare un provvedimento ad hoc  in via legislativa che avrebbe richiesto tempi non conciliabili con la convocazione a domicilio,  altro non era che un motivo strumentale , creato ad hoc, che potrà tornare utile quando si faranno i conti, se le differenze saranno minime,  ed i conti si faranno perché il Paese è diviso e l'astensionismo è stabile come quel senso diabolico e beffardo che domina sovrano.












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