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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Inchiesta:Il caso dei 223 milioni alle scuole paritarie dell'infanzia, quale pubblica utilità?

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Ha creato scalpore il caso dell'emendamento, voluto dal PD, che sblocca 223 milioni a favore delle scuole paritarie e non statali tanto che lo stesso Pd è dovuto intervenire, tramite i suoi apparati, per specificare che sarebbe stata fatta cattiva informazione e che i soldi, in particolar modo il 90% dei 223 milioni di euro,non andavano alle scuole private, ma solamente a quelle dell'infanzia paritarie e non statali. Prima problematica il 10% dei 223 milioni di euro a chi va? Parliamo di una cifra rilevante, che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. I docenti idonei ad altri compiti, che da ben due anni vivono l'inferno e vedono peggiorare ulteriormente il proprio stato di salute, a causa della manovra del governo che li vorrebbe dequalificati d'ufficio in Ata, per il 2012 avrebbero potuto vivere tranquillamente la loro situazione proprio con quel 10 %. Ciò perché sono circa 24 milioni di euro il risparmio per il 2012 calcolato dal governo, derivante dall

Primarie Pd: 30 secondi per l'omofobia 2 minuti per il resto

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Ed alla fine la spettacolarizzazione della politica si è perfezionata. Nozionismo comunicativo, semplificazione del linguaggio, messaggi brevi ed il piatto della #twitterizzazione della comunicazione è servito. 140 caratteri per esprimere un tuo pensiero, al 141°carattere verrai bloccato. Non è questo il momento della riflessione, dell'analisi, della critica. No. Questa è l'epoca della semplificazione nozionistica. Nozionismo culturale, ovvero ignoranza apicale che invade e conquista ogni periferia. 2minuti di tempo per rispondere alle domande sul più e sul meno, solo 30 secondi, rientrando nella casistica delle domande brevi ( e chi lo ha deciso?), per le questioni etiche e sociali determinanti per ogni civilità che pretende di essere tale. Come l'omofobia od il femminicidio o la disparità di trattamento per le donne o per i diritti civili. La cosa grave è che i due candidati del PD a governare il Paese, Bersani e Renzi, ovvero i Cip e Ciop d

Occupazione delle scuole: sì alla validità dell'anno scolastico no al recupero dei docenti

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In tempo di crisi e problematiche sociali e politiche di varia natura, le scuole sono in pieno movimento. Un movimento che spesso apre la porta al l'occupazione del plesso scolastico, in altri casi alla semplice autogestione o cogestione. Sorgono spontanei dei dubbi, ovvero le azioni di protesta, in particolar modo quella dell'occupazione della scuola, se non consent ono il raggiungimento della soglia minima dei 200 giorni per lo svolgimento delle lezioni, come previsto dall'articolo 74 comma 3 del Testo Unico della Scuola, pongono a rischio la validità dell'anno scolastico? Ed il personale della scuola è tenuto a recuperare i giorni di attività lavorativa non pienamente prestati a causa dell'occupazione? Come è ben noto il diritto è interpretabile, a volte in modo restrittivo a volte in modo estensivo, non sempre ciò che è legale è legittimo, così come non sempre ciò che è legittimo è legale. Ma in realtà legalità e legittimità potrebbe coincidere.

Sciopero per la libertà d'informazione. Per una settimana non compriamo i quotidiani

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Chiedo la diffusione, se condiviso, di questo appello. E' innegabile che la libertà d'informazione, come attuata e vigente in Italia, sia una libertà relativa. Relativa perché ogni quotidiano ha un proprio editore che risponde all'interesse di una data lobby economica e di potere e si arroga il diritto di informare. Diritto concesso dalla società. Relativa perché la notizia viene governata per fini di potere. Relativa perché la stampa che condiziona l'opinione pubblica governando la notizia è piegata al volere predeterminato non rispettoso di quella oggettività che dovrebbe fondare il tempio dell'informazione. Libertà di informare, di essere informati. Una libertà legata al concetto del profitto, una libertà schiavizzata dal sistema. Chi pretende di informare i cittadini, si assume una enorme responsabilità sociale, etica e morale. Chi può farlo è colui che ha mezzi e strumenti economici. Ed ovviamente indirizza l'opinione pubblica ver

Ma il MIUR controlla le scuole paritarie?

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Anche se la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimi i finanziamenti alle scuole private con una sentenza del 27 febbraio 2008, rilevando che devono essere infatti, le Regioni e gli enti locali (Province e Comuni) le uniche titolate a finanziare le scuole private, in realtà lo Stato italiano, tramite emendamenti supportati da ogni colore politico, sembra destinare ben 223 milioni di euro( che andranno a reintegrare in parte quanto tagliato dalla legge di bilancio per il 2013, tramite il trasferimento al Fondo per la compensazione degli effetti finanziari e soprattutto escludendo tale somma dal Patto di stabilità delle regioni) direttamente alle scuole private, anche se trattasi in prevalenza, in questo caso, di scuole dell'infanzia. Si dice che i l modello di scuola a cui si guarda è quello americano. Ma in realtà l'educazione privata nel Nord America è sostenuta quasi integralmente dagli utenti della scuola, dalle donazioni, dalle sovvenzion i da parte

Se le primarie del Pd “sospendono” la lotta

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24 novembre. Una data attesa, non disattesa dalla voglia di chi crede che un mondo migliore sia possibile, disattesa invece da chi, per ragioni ovvie e politiche, ha addomesticato il conflitto sociale che velocemente piombava verso una tensione a dir poco esplosiva. Appelli e timori, ed alla fine, rispetto al 14 novembre, si sono registrate in sostanza la metà della metà dei manifestanti in piazza. Per esempio a Trieste dai 3000 reali del 14 novembre si è passati ai 600 reali del 24 novembre. Così come accaduto nel resto d'Italia. Certo i numeri sono importanti, sono lo specchio del dissenso o del consenso, ma nello stesso tempo devono indurre alla riflessione seria. E' emersa una copertura mediatica eccezionale, i Cobas, per la prima volta dopo anni di pessima informazione e censure, hanno avuto una visibilità incredibile, oltre ogni previsione. La Cgil è sparita dalle piazze, non ha partecipato al corteo con gli studenti, ma non è stata l'unica. Vuoi

Se la Procura Statalizza un call center

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A fine agosto proponevo, non solo in via provocatoria, la statalizzazione delle aziende a rischio. Intendendo per tali quelle che per esempio non rispettano i parametri di legge in ambito di tutela ambientale e tutela della sicurezza dei lavoratori oltre che della collettività, oppure le aziende che rischiano la delocalizzazione a causa dell'economia imposta del mercato, oppure di quelle aziende che hanno ricevuto e continuano a ricevere contributi pubblici solo per incrementare il proprio profitto e non la sicurezza sociale, il diritto al lavoro e del lavoro. Ebbene, il procuratore aggiunto della Dda milanese, Ilda Boccassini, che ha coordinato l'aspetto milanese di una recente inchiesta che ha portato all'arresto di numerosi 'ndranghetisti ha affermato in sostanza che la Blue Call, azienda che gestisce numerosi call center e che ha subito l’infiltrazione della cosca della ‘ndrangheta dei Bellocco, dopo l'inevitabile sequestro ”verrà gestita ora dallo Stat

Per il Ministro dell'Interno c'è il "pericolo" di rivoluzione?

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Non esiste un concetto definito di rivoluzione, perché la rivoluzione è in permanente evoluzione e definire la rivoluzione vorrebbe semplicemente significare la fine stessa della rivoluzione. Il termine rivoluzione ultimamente è stato utilizzato per vari eventi politici e sociali rilevanti, come la Primavera Araba, la prima elezione di Obama alla guida degli Usa, ma anche per semplici spot pubblicitari. A parer mio la rivoluzione altro non è che la rottura di quelle catene che legano una moltitudine di individui ad una collettività amorfa adattata all'ordine sociale ed economico come imposto da una cerchia elitaria indirizzante l'equilibrio sociale oggi esistente. Equilibrio fondato sulla non equità, sulla non solidarietà, sull'austerità, sull'ingiustizia sociale. La rivoluzione dovrebbe mirare alla realizzazione di un sistema sociale fondato sull'equità, solidarietà e giustizia sociale rispettosa dei diritti umani. Già, perché oggi giorno il conc

Scuola: è già finita l'unità sindacale?

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Sì, è finita o meglio forse non è mai iniziata quell'unità sindacale tanto invocata dai lavoratori della scuola. Esistono differenze di metodo, esistono differenze di sostanza, esistono differenze di interessi da tutelare, esiste un diverso modello di scuola da difendere, insomma sindacato che vai modello di scuola da difendere che troverai. La scuola in movimento ha fatto tremare i partiti politici, poiché quello della scuola, con tutto il suo indotto, è un bacino elettorale incredibilmente importante per la politica e praticamente sono state ottenute vari risultati, che non definirò conquiste, importanti. Risultati attinenti a delle problematiche che comunque, sia ben chiaro, non sono archiviate definitivamente ma solo rinviate nel tempo, giusto dopo il tempo delle consultazioni politiche. Penso alla storia delle 24 ore, al PDL Aprea/Ghizzoni che sembra essere destinato ad un rinvio alla prossima legislatura, alla partita a scacchi degli scatti. Ma il problema è c

Forze dell'Ordine: quanto è utile il codice identificativo?

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Il Capo della Polizia, nella sua breve intervista a Ballarò, ha dichiarato che l’abbraccio tra il poliziotto e lo studente mi sembra una scena bizzarra. Questa frase lascia ben intendere quale sia la situazione, ognuno ha i suoi ruoli, il suo lavoro, i suoi doveri. L'unione pacifica tra forze dell'ordine e manifestanti difficilmente potrà divenire realtà, nonostante sia evocata da molti, confidando nello spirito proletario che caratterizzerebbe le componenti che si confrontano o scontrano in piazza. Lo stipendio da sopravvivenza non basta da solo per unire le componenti sociali. Ma è chiaro che se un giorno questa svolta avverrà sarà ed altro non sarà che per la realizzazione di un vero processo rivoluzionario. Ma ritorniamo con i piedi per terra, ritorniamo alla realtà italiana, ritorniamo al disastro sociale, economico destinato a peggiorare nel 2013, l'anno delle rivolte e dalle immense tensioni sociali. Quello che ora stiamo vivendo è solo un pi

Dopo il 14 novembre la Polizia è in “movimento”?

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Dopo il 14 novembre qualcosa di diverso si è innescato in questo non più Bel Paese. E' singolare, ma non deve stupire, che il tutto parte in particolar modo dalle dure proteste del settore della Scuola, dell'Università, dai luoghi ove è in itinere, con la complicità di tutte le forze politiche istituzionali, un vero processo di distruzione del sapere critico e del futuro lavorativo per intere generazioni. Se da un lato arrivano provocazioni governative a dir poco autoritarie, come l'estensione del DASPO, acronimo di D ivieto di A ccedere alle manifestazioni SPO rtive , per le manifestazioni politiche e sociali, che dovremmo chiamare dunque DAMPOS ( Divieto di Accedere alle Manifestazioni Politiche e Sociali), ricordando che potrebbe essere esteso anche nei confronti di soggetti minori di anni 18, che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età (in tal caso, il divieto è notificato a coloro che esercitano la patria potestà), dall'altro, forze di polizia e mani