In
un mio precedente intervento dal titolo
Alcune
riflessioni sul processo delle Indicazioni nazionali per la scuola
dell'Infanzia e primo ciclo di istruzione
denunciavo
il rischio farsa della consultazione che doveva coinvolgere migliaia
di docenti, per contribuire in sostanza alla realizzazione di quella revisione delle
indicazioni nazionali per la scuola dell'Infanzia e primo ciclo
d'istruzione volta a determinare il percorso didattico per migliaia di
studenti nei prossimi anni.
La
problematica più rilevante era data dal poco tempo a disposizione
per le scuole, docenti, per partecipare attivamente alla
consultazione e dalla scarsa pubblicità che ha caratterizzato questa
operazione, tenendo conto del fatto che il tutto è avvenuto
praticamente in concomitanza con la chiusura dell'attività didattica
e l'inizio delle ferie per il personale docente.
Il
MIUR rende noto che la procedura di revisione ha coinvolto le
istituzioni scolastiche statali e paritarie che sono state invitate
ad esprimersi su una bozza fatta pervenire alle scuole il 30 maggio
2012. La consultazione si è svolta dal 31 maggio al 7 di luglio e ha
visto la partecipazione di oltre 4500 scuole, che hanno risposto in
modo completo al questionario, e di altre 5000 scuole circa che hanno
scaricato i materiali e/o hanno risposto in modo incompleto o
parziale. Inoltre più di 2200 scuole hanno inviato brevi
osservazioni su specifici aspetti del documento proposto.
Come
si nota vengono riportati dati e cifre che ad una prima lettura
potrebbero significare una buona partecipazione delle scuole
coinvolte, ma in realtà non è così.
I
dati soggetti ad elaborazione sono quelli completi, che riguardano
4500 scuole, che numericamente corrisponderebbero alla somma delle
scuole primarie presenti per esempio nella Campania,Lazio, Lombardia
e Piemonte, certamente non sufficienti per la realizzazione di un
vero e proprio processo di reale partecipazione.
Il
Miur rende note le tabelle ove sono state elaborate le risposte
complete come fornite dalle varie scuole per provincia e regione, ed
i dati completi, quelli utili ai fini della realizzazione del
processo di partecipazione, sono :
Abruzzo
114 risposte complete, Basilicata 83, Calabria 179, Campania
638,Emilia Romagna 315, Friuli Venezia Giulia 122, Lazio 281,
Liguria 182,Lombardia 678,Marche 38, Molise 43,Piemonte 319,Puglia
558, Sardegna 111,Sicilia 571, Toscana 170, Umbria 63, Veneto 470,
Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, 0.
Ed
in più emerge che il questionario di riferimento per questa
operazione è stato compilato dal Dirigente e suo staff per una
percentuale pari al 48,9%; da un gruppo di insegnanti su mandato dei
collegio docenti pari al 29,3% e da un gruppo informale di docenti
pari al 21,8%.
Dunque
una partecipazione mediocre, per non dire scarsa che ha visto in
prima linea un buon impulso dei dirigenti scolastici, scarso da parte
degli organi collegiali che dovrebbero essere i primi a pronunciarsi
su tale problematica. Ma il problema più rilevante è dato dal fatto
che questo processo di revisione, non sarà disponibile e pronto per
questo anno scolastico ed in ogni caso non potrà essere applicato
in corso d'opera, dunque perché non riaprire la procedura di
consultazione, cercando di coinvolgere la totalità delle scuole
italiane interessate, visto e rilevato che quanto frutto di questo
processo di revisione, non potrà certamente essere applicato per
questo nuovo anno scolastico?
Se consultazione e partecipazione
democratica deve essere, che lo sia seriamente.
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