In una rete televisiva,
La7, la cui proprietà non è certamente amica di Casaleggio, come
ricordato anche da Enrico Mentana, è accaduto ciò che prima o poi
doveva accadere.
Sono mesi che in rete si
parla della situazione di poca trasparenza che caratterizza il
movimento a 5 stelle, un movimento-partito, politico e reale, non
certamente un fenomeno, come ancora oggi viene identificato da molti.
Certamente in Italia vi
sono problemi più importanti, situazioni sociali ogni oltre limite
di sostenibilità, però non si può rimanere indifferenti sulla
vicenda Favia, della sua confessione, considerata sfogo, durante un
fuorionda di un’intervista esclusiva realizzata dall’inviato
Gaetano Pecoraro per Piazzapulita, il programma de La7 condotto da
Corrado Formigli.
Ho conosciuto Giovanni
personalmente, durante la mia lunga permanenza a Bologna.
Ricordo che quando ho
sollevato in città la problematica dell'uomo-sandwich , situazione a
dir poco degradante, che ha creato anche discussione mediatica a
Bologna, in un giorno qualunque io e lui ci siam ritrovati nella sala
di una mensa bolognese, ed abbiamo discusso del problema. Ed è stato
l'unico ad essersi attivato politicamente per denunciare quella
nefandezza e certamente non mi è sembrata una persona ingenua.
Giovanni Favia
rappresenta una corrente del movimento a 5 stelle che si oppone,
fortemente, a quella gerarchica manovrata da Casaleggio e Grillo. Il
punto è che un movimento a 5 stelle senza l'icona di Grillo,
rischierebbe di crollare, così come rischierebbe di crollare senza
l'indirizzamento e la guida di Casaleggio. Ed è chiaro e palese che
un movimento, per definirsi tale, non dovrebbe avere né icone, né
leader.
Crollerà la testa, ma
rimarrà in piedi solo la base che è il cuore, una base genuina e
populista, che crede nella politica legalitaria, una base che
sopravviverà ma che certamente, senza Grillo, non sarà competitiva
per le prossime elezioni politiche.
Sinceramente faccio
davvero fatica a credere nella ingenuità di Favia. Lui ben conosce i
meccanismi della televisione, vedi il caso del così fan tutti per
le interviste in Emilia Romagna, faccio davvero fatica a credere che
quello sfogo ove è emerso che "Casaleggio prende per il culo
tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo e’ un
istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di
pianificare una cosa del genere", sia stato semplicemente un
peccato di mera ingenuità.
Favia non è ingenuo
perché ripeto ben conosce i meccanismi della televisione e se
aggiungiamo che La7 non è certamente amica di Casaleggio e company
il dado potrebbe essere tratto.
Certamente il consigliere
regionale dell'Emilia Romagna in una prima fase non ne uscirà bene,
ma avrà il tempo di recuperare terreno, perché l'operazione che ha
avviato, o meglio che è stata avviata con quel fuorionda, ha uno
scopo chiaro e preciso, affossare Casaleggio e Grillo, e conferire il
potere al Movimento 5 stelle alla base o ad altri soggetti, che
rivendicheranno la creazione, vista l'imminenza delle elezioni
politiche, di regole trasparenti che consentiranno il transito
formale del detto movimento, da Movimento a Partito. D'altronde non
si poteva consentire di far salire in Parlamento persone o infiltrati
di potere presenti all'interno del Movimento, e visto e rilevato che
occorre del tempo per avviare una ristrutturazione globale,
l'occasione è stata data, e così sarà. Ma non deve essere neanche
sottovalutata l'idea che ad una certa base sembra non interessare
la discesa in campo per il Parlamento, ma mira al governo
territoriale e locale e forse questa situazione potrebbe confermare
anche tale indirizzamento, no al Parlamento, a cui mirava
Grillo/Casaleggio, si al governo locale, ciò perchè il
movimento a 5 stelle ne uscirà ridimensionato politicamente e
numericamente, e se cadranno Grillo e Casaleggio certamente il
Parlamento rischia di essere una sorta di miraggio o nella migliore
delle ipotesi, verrà conquistato da numeri che saranno irrilevanti
per condizionare la politica parlamentare dal Palazzo.
Le reazioni su facebook
non sono venute meno, Favia scriverà E’ stato un grave errore
lasciarmi andare ad uno sfogo privato e scomposto, rubato da un
cronista di cui mie ero fidato. Capita in famiglia, capita tra amici,
capita al lavoro, anche tra persone che si vogliono bene, avere
reazioni esagerate in momenti di tensione.
Specificando
poi...
P.S. è fantascienza
ed un’offesa all’intelligenza pensare che un fuori onda, per me
così degradante, potesse essere concordato.
Dunque
predo atto di questa sua dichiarazione, ma nonostante tutto, continuo
a nutrire dubbi sulla sua ingenuità, anzi penso, che probabilmente
andando in televisione, sfidando per l'ennesima volta la guida
bilaterale del movimento, avrebbe fatto bene a dichiarare che era
consapevole che quelle dichiarazioni sarebbero state mandate in onda,
perché ne sarebbe uscito certamente meglio. D'altronde la cosa più
grave che io possa vedere in tutta questa vicenda, oltre alla guida
già nota da mesi, almeno nella rete, di Casaleggio e company, di un
movimento che io politicamente non condivido ma rispetto, è che
Giovanni ha chinato la testa alle imposizioni, che nella trasmissione
Servizio Pubblico ha dichiarato ciò che lui non pensava, violando
quel principio di libertà ed autonomia di cui il Movimento si è
vantato per per anni. Probabilmente questo dovrebbe essere il punto
nodale della questione, quale libertà? Opportunismo? Rispettare la
linea del movimento che non è un partito ma che si comporta come un
partito? E che diventerà partito?
Intanto,
nell'ora in cui scrivo, le 10.30 del 7 settembre 2012, Beppe Grillo e
Casaleggio rispondono a tutta questa vicenda con il Comunicato
politico numero cinquantadue, che viene riportato sulla pagina
facebook di Grillo con questo incipit
l'Italia ha un
disperato bisogno di un governo politico che i partiti, asserviti
alla finanza, non possono, né vogliono darle. Il Quirinale e i
segretari dei partiti sono alla ricerca di una nuova legge elettorale
che perpetui la situazione attuale e tenga ai margini il MoVimento 5
Stelle.
E'
importante la V, che viene evidenziata come tale, V nel senso di
dualismo, V nel senso di Vendetta che verrà.
Sarà
una Vendetta che travolgerà solo la testa del Movimento o l'intero
movimento?
O
sarà una Vendetta che colpirà gli infedeli alla linea bilaterale?
Una
cosa è certa, tutta questa situazione, ad oggi, giova unicamente a
Monti. Tale situazione fomenta il disgusto per la politica, fomenta
l'astensionismo, fomenta quell'idea di mantenere Monti anche dopo le
elezioni del 2013, perché chiunque vincerà non avrà la stabilità
per realizzare un governo politico fermo, e Monti sarà lì ad
attendere l'inevitabile chiamata.
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