Catturato
dall'amo Trieste, in un giorno qualunque di una estate sempre più
calda ma anche semplicemente estiva, capita di svegliarti alle prime
ore del mattino, con un sole in realtà già ben piazzato oltre le
alture carsiche e ritrovarti nella Montevideo degli anni trenta.
Persone
vestite con abiti tipici degli anni trenta, vedrai bandiere
dell'Uruguay sventolare dall'imponente palazzo della Prefettura
triestina e poliziotti con divise color nero stile fascista osservare
la folle urlare football football.
Partigiani,
partigiani dove siete?
Questo
penserai.
Ma
sarà anche divertente vivere a livello visivo un tuffo nel passato.
Nessuno
effetto del gran ed ordinario caldo, nessuno effetto di droga o
astinenza da sigaretta, niente di tutto ciò.
Solo
un set cinematografico, l'ennesimo in città, poco pubblicizzato
rispetto per esempio al gran richiamo che ha avuto in Trieste la
presenza di stars di Hollywood per girare alcune scende del film di
LadyD presso lo storico Caffè
degli Specchi diventato per l'occasione l' Hotel Ritz di Parigi e
nell’hotel Savoia.
Montevideo
a Trieste, regia serba, e la vita continua.
Decidi
di recarti in tal giornata alla Diga di Trieste, conosciuta ora come
l'isola di Trieste.
Ti
imbarchi su una piccola navetta, sfiderai le acque agitate del golfo
triestino, con il mare che accarezza il tuo viso senza mai bagnarti
ed osserverai da una nuova prospettiva la grandezza dell'Ursus, ma
anche l'ancora gigante che domina la punta dell'isola tutta
triestina.
Un
caffè nero volante, il tempo di leggere il quotidiano locale, un
tiro di sigaretta, abbracciando il vero amo della vita, e si ritorna
in città.
Tra
chi corre nella vicina Muggia, per vari interminabili minuti che
formeranno l'ora della competizione, tra chi nota la pulizia della
città, in effetti in questo momento più pulita del solito per
l'operazione pulizia turistica, e chi inizia i lavori per la
realizzazione del contestato ponte sul Canal Grande penserai che in
questo caso se pol.
Critiche
o non critiche, bellezza o non bellezza, la passerella presto
diventerà realtà.
Vedrai
cambiare la frequenza di vita in città,come una radio sintonizzata alla perfezione con i ritmi generazionali di una società sempre più omologata e standardizzata, la mattina tante persone
anziane in cerca del giornale o di qualche amica o amico per far due
chiacchiere, i soliti lavoratori che ancora non vivranno le ferie,
per arrivare nel tardo pomeriggio all'invasione di quei giovani,
rientrati da Barcola o dalla costiera, per condividere il sapore
d'estate nel centro Città.
Amo
Trieste, diventata in un giorno di questo secolo, il mio amo urbano
ed umano.
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