Una giornata afosa.
E' arrivato Scipione che conquista anche Trieste.
Cammini per le vie della Città Vecchia, sorseggi un caffè, ed
all'improvviso ascolti un boato.
Goal.
L'Italia ha appena segnato contro la Croazia, partita che poi si
concluderà con un pareggio.
Ma non guarderò la partita, in tal giornata ho deciso di recarmi
al PalaTrieste per assistere all'incontro tra L'AcegasAps Trieste e
la BLS Chieti, chi vince salirà il LegAdue.
Entrerà nel Basket professionistico.
L'evento è aperto alla Città, nessun biglietto da pagare.
L'incontro è previsto per le ore 21.00 ma decido di recarmi in
anticipo, voglio vivere la sensazione dell'ante partita.
Vedrai un Palasport all'inizio con poche persone ed i giocatori
riscaldarsi e rincorrere quella concentrazione che sarà determinante
per lo svolgimento del match.
Ma il tempo in tal caso vola.
Non conosco le regole tutte del Basket.
Non so quanto durerà la partita, voglio semplicemente vivere l'emozione e la distrazione, per un giorno, che uno sport genuino, molto seguito in regione insieme ad altre attività considerate minori, come il Softball ad esempio, può offrirti e che ti offrirà.
Si avvicina l'ora calda.
Il PalaTrieste, come un fiume in perenne movimento, si riempirà.
Vedrai uomini e donne, di ogni età.
Tutte a tifare per Trieste.
Quasi 6000 persone che abbracceranno l'AcegasAps Trieste.
Entrano i giocatori.
Tanti fischi per i giocatori avversari.
La curva nord trascina il PalaTrieste ma anche la carta che verrà
lanciata nel campo che dopo pochi secondi comporterà l'interruzione
della partita.
Si riparte.
Comprendi sin dall'inizio che Trieste è carica.
Pur non conoscendo le regole di uno sport che seguirò, comprendi
sul campo il funzionamento del gioco.
Un gioco semplice, veloce, faticoso e divertente.
Canestri da due punti a tre punti si alternano a canestri mancati.
Assisti a qualche fallo ma a tanta sportività tra i giocatori.
Nessuna simulazione.
Solo azione, azione per una vittoria che comporterà il grande
salto nel Basket professionistico.
Tutti in piedi.
Si avvicina la fine della partita.
Mancano pochi minuti ed il vantaggio di Trieste è consistente.
Ed alla fine arriva, arriva il canestro atteso.
Quello che segnerà la linea di confine, tra il 68 di Trieste ed
il 60 di Chieti, dal sogno sportivo che si realizza ed il nonostante
tutto.
E parte l'esplosione del PalaTrieste
Non conosco le regole, non conosco tante cose del
Basket, ma in tal giornata invasa da Scipione e dal Calcio sempre più
distante dall'essere gioco sportivo e sempre più realtà di lucro,
ho condiviso una semplice emozione.
Quella emozione che anche in tempo di crisi e
problemi vari con cui tutti ogni giorno dobbiamo confrontarci ed
affrontate, il Basket è riuscita ad offrirti, e per poche ore ho
pensato solo a questo.
Nulla di stravolgente, nulla di eccezionale, un
canestro, una palla, agonismo libero e sincero, urla e fischi, e la
vita continua con i suoi canonici ritmi, conflitti e libertà da conquistare.
Marco Barone
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