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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Stanca stanca stanca

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Il dubbio è fermo, ora sospeso, ora in movimento in quella piccola sfera che imprigiona il corpo e la mente, il sogno dell'emozione il desiderio della passione. Tanti puntini, tanti elementi diffusi a macchia di leopardo sul quel materiale composito che scivola via sulla pelle, scivola via in quel denso alito di vita intento a sfiorar il sapore aspro e l'essenza dolce del bacio della giustizia. Dubbio di vita, dubbio nella vita, dubitar si deve ma senza subire, patire, i malanni del capitale, le dittature del Generale. Quel Generale, venerato sull'altare della patria, avvolto dal profumo di chiesa, padrone delle vie, padrone delle strade, padrone della speranza, ma non della libertà.  No.  La libertà di scegliere, la libertà di andar oltre il senso non senso dell'apparenza, la libertà di osare, la libertà di dire basta, la libertà di amare, la libertà di sognare, non potrà mai esser oppressa dal velo del potere, dall'univoco volere. La vita è un dubbio, nella vita s

Dopo la Tunisia,l'Albania, l'Algeria e l'Egitto forse passando per la Libia toccherà all'Iran. La guerra è vicina.

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Vorrei tanto poter credere nella spontaneità di queste rivolte. Vorrei tanto credere nelle rivolte libere ed incondizionate del popolo, che dopo anni ed anni di dittatura, anche tollerata da forze straniere amiche come gli Usa, ora così all'improvviso esplodono in un senso di rabbia che comporterà morti, distruzione e falsa libertà. Ho la netta sensazione, vista anche la tempistica che caratterizza questi episodi di rivolta, che esiste una sola regia internazionale governata dai servizi americani/israeliani. E' in corso operazione accerchiamento. Vedi Tunisia, Algeria ed Egitto. Ed ecco che in Libia succede che il governo  ha abolito tutte le tasse che gravano sul prezzo dei beni alimentari in vendita nel paese.  "Questa misura - si legge in una nota diffusa dal governo - ha come obiettivo quello di impedire che il paese risenta dell'aumento del prezzo di questi prodotti causato dalla crisi economia mondiale". La Libia cosi' in via di apparenza non avrebbe mo

Movimento delle banane.Episodio 11: " Sex and love".

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Episodio 11: " Sex and Love". Verrà il momento della verità, così come prima o poi emergerà l'occulta ma non più segreta Loggia di Arcore del 1991; verrà il momento in cui la massoneria garibaldina, mazziniana, cavouriana, risorgimentale controllerà integralmente il sistema Italia, verrà il momento in cui il movimento internazionale contro la globalizzazione annienterà l'essenza stessa del capitalismo, verrà il momento in cui socialismo rivoluzionario e massoneria risorgimentale si confronteranno duramente sulle terre di confine di questo malato paese chiamato Italia. Tra la Germania che guadagna sulle crisi economiche  irlandesi e greche, e la Cina che compra debiti pubblici europei, Oscar pensa e ancora pensa a ciò che ha visto nella borsa di Luisa. Cerca di riunir in un colpo solo ciò che è sparso nella sua mente. Luisa e Oscar affrontarono il loro viaggio di ritorno a Trieste in totale silenzio. Giunti all'aeroporto di Ronchi dei Legionari si salutarono v

Manifestazione della Fiom a Bologna: tanti operai, vari studenti, e coro di fischi.

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  Il 27 ed il 28 gennaio sono giorni importanti per il movimento operaio, per i lavoratori che non si piegano ai voleri, alle decisioni padronali consistenti nell'atto univoco di  annientare quei pochi diritti esistenti  nel mondo lavoro. L'accordo di Mirafiori, che se da un lato rientra sotto il tetto limite della legge per quanto concerne le disposizioni ivi contenute, dall'altro è la diretta conseguenza di anni ed anni di cattiva politica sindacale. Tale accordo anche se è in peius rispetto al contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici,anche se ricatta i sindacati in caso di esercizio di diritto di sciopero non riconoscendo ad esempio le ritenute sindacali,cosa che da decenni accade per il sindacalismo di base,ma tutti sul punto fanno finta di non sapere; anche se è minata la democrazia sindacale, che per il sindacalismo di base non esiste, per esempio è negato il diritto di assemblea nella scuola pubblica ai cobas che vanta migliaia e migliaia di iscritti in tutt

Movimento delle Banane. Episodio 10: " Clara".

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Episodio 10: " Clara". Uh, focu meu, focu meu. " Hai visto le banane davanti alla chiesa? Ma son tutti matti qui. " A Vibo Valentia vi è stato un risveglio particolare.  Innanzi ai portoni delle principali chiese della città tra cui il duomo di San Leoluca situato di fronte al monumento fascista, restaurato dalla precedente Amministrazione comunale e di sinistra, che ricorda il ministro Luigi Razza venerato in quella città da molti come un santo, sono state fatte rinvenir delle banane. Accanto ad ogni banana vi era un foglietto con scritto " più banane meno campane " ed annunciava presto la diffusione del manifesto delle banane. Oscar è riuscito nel suo primo scopo. Creare scalpore.   L'operazione ha avuto corso durante la notte. Luisa lo ha sostenuto accompagnandolo per le vie deserte della città. Tante e tante banane comprate al mercato generale della frutta, ma eran marce. Infatti al momento del glorioso acquisto il poeta ribelle disse  che gli s

Via libera a Bologna all'aumento sul bus.

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Dopo varie città italiane come Carrara, ora anche a Bologna la corsa singola sul bus, passera’ a 1,20 euro mentre ancora per poco in quasi tutte le citta’ emiliano-romagnole si paga un euro. Gli abbonamenti lieviteranno del 3% circa. Tale provvedimento varato in questi giorni dalla Provincia di Bologna in piena intesa con  il Comune di Bologna, Atc e Agenzia della mobilità si è reso necessario a causa del taglio annuo di 70 milioni del Governo sul trasporto pubblico regionale, che la Regione riuscirà ad  arginare all’80%. Mancheranno dunque all’appello circa 20 milioni ogni anno  Quindi, anche utilizzare il mezzo pubblico per spostarsi da un punto all'altro della città diverrà a breve strumento di mobilità garantito per pochi, perchè 20 cent. di aumento peseranno e non poco per i cittadini bolognesi. Come si può  parlare di volontà da parte dei governanti di sostenere l'utilizzo del mezzo pubblico per la tutela ambientale? Certo esiste per esempio la figura del  Mobility M

Scioperando

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Nel pensiero viandante per l'orizzonte sentiero, ho ascoltato il silenzio apicale. Urla, grida, canti, in tal momento nel vivo fermento, forse popolare, ecco arare il campo della rivolta dalla gioventù or insorta. Non la dignità noi tutti pieghiamo, in tal coro invochiamo, sciopero sciopero generale, contro il perdurante capitale. Marco Barone

Dalle lacrime di Mirafiori ai litigi tra lavoratori. La quotidianità nel mondo del lavoro.

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Nella mia mente vedo ancora le lacrime dell'ex operaio di Mirafiori. L'operaio piangeva per la divisione tra i lavoratori, piangeva perchè l'unità tra chi ogni giorno si alza per portare a casa un pezzo di pane è seriamente compromessa, se non finita. Ogni benedetto o maledetto giorno che sia, ti alzi al suono nefasto della sveglia. Attendi altri cinque minuti, sei, e poi via di corsa. Entri nella robotizzata quotidianità. Entri nella giornata del sistema. Vedi visi di lavoratori e lavoratrici stanchi,ancor prima dell'alba, fermi ad attendere il bus che li condurrà al lavoro. Vedi visi senza espressione, sospesi nel vortice che risucchia giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, buona parte del tuo tempo vitale per lavorar. La organizzazione del lavoro è mutata, ritmi frenetici, uomini che devono assimilare i tempi dettati dalle macchine, uomini che devono in via ripetitiva svolgere sempre e sempre le stesse funzioni. Ma in questo tempo da noi tutti vissuto, caratte

Parma - Il lavoro è un bene comune, lo sfruttamento no! | Global Project

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Parma - Il lavoro è un bene comune, lo sfruttamento no! | Global Project Martedì 25 gennaio h21 presso l'aula k3 della Facoltà di lettere e filosofia in via kennedy a Parma --- Costruiamo saperi, costruiamo l'università del comune. Dall'attacco ai lavoratori di Mirafiori alla ricomposizione delle lotte Ne parleremo con: Marco Barone e Elia De Caro avvocati del diritto del lavoro

Movimento delle banane.Episodio 9 :" il manifesto delle banane".

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Episodio 9: "Il manifesto delle banane" . Profumo di rosa,senza che io osa, sfiorar il cuor selvaggio celato dal tuo ardor coraggio, ora io posso, or io sono, perchè tanto ti ho amata. Oscar scrive, scrive il manifesto politico ribelle e rivoluzionario, scrive il suo pensiero per indurre il popolo alla coscienza critica, alla libertà. Scrive, con un sorriso amaro a causa del dubbio che vaga libero nella sua mente. Non sa più chi sia Luisa. La donna da lui amata, la donna che ora è lì accanto al suo freddo corpo intento ad incidere nell'aria pensieri rivoluzionari, ha sconvolto il suo equilibrio, il suo status vigente. Il Manifesto delle banane L'Italia è vaticanizzata. Occorre attuare mobilitazione sociale per devaticanizzare la Repubblica Democratica Italiana. Liberiamo l'Italia dai Patti lateranensi, e dalle successive modifiche introdotte con l'Accordo di villa Madama del 1984 che ha portato al cosiddetto Nuovo Concordato. Abroghiamo l'

Movimento delle banane.Episodio 8: " Beba cerca lavoro".

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Episodio 8: " Beba cerca lavoro" Beba di buon umore, canticchiando la Comune di Parigi Doman nelle officine non si faran cannoni ma si faranno macchine solo per lavorar: per lavorare il ferro la pietra con la terra. Questa sarà la guerra, la guerra del lavor, la guerra del lavor! si avventura, perchè di avventura trattasi, alla ricerca del lavoro. Caffè alla Linea, salutati i compagni storici di lotta, dopo una lettura veloce al Manifesto, un tempo gran quotidiando proletario, Beba tira fuori il fogliettino magico preparato il giorno prima. Ovvero l'indirizzario delle agenzie di lavoro. Quei luoghi dove leggi in vetrina, in esposizione il posto in cui desideri essere sfruttato, ti siedi su una sedia rossa, blu, o nera, compili un questionario che con gentilezza viene offerto, quasi quasi regalato, dalla stagista di turno. Entri in un negozio e vendi la tua dignità per quattro soldi. O meglio vendi la tua speranza alla possibilità e non probabilità

Fischia il vento.

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Fischia, fischia, fischia il ribelle vento per le vie del Re Tagliamento. Dal ciel rosso sangue della Tunisia, alle strade viaggianti di Tirana, dalle terre di Algeria, alle vie colte di Atene, dalle distese calde spagnole, ai borghi di Dublino,dalle periferie parigine,alle speranze di rivolta italiane. Fischia, fischia, fischia il vento ribelle, in quel sistema  che decantando il proprio autoritario potere, debellato dalla sete di giustizia sociale, e dalla fame proletaria della vecchia liberta', affondera' nell'ignoranza del loro  non esser paciere. Palazzi isolati, palazzi assediati, dall'esercito disarmato, dal popolo determinato. Andar contro, contro il vento ribelle, contro la danza rivoluzionaria, contro la classe operaia, contro la volonta' Gaia, altro non sara' che futile tentativo di salvar il proprio perduto io. Banchetti imperiali, orge messianiche nel ricordo del caduto Impero Romano o della sospirata corte del Re Sole, travolge la brama di po

Movimento delle banane. Episodio 7 :" La borsa di Luisa"

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Episodio 7: " La borsa di Luisa" " Dove sei ?" Luisa preoccupata finalmente riesce a contattare Oscar. Già, sono alcuni giorni che Luisa e Oscar  non hanno più contatto. " Sai come son fatto. sono come ipnotizzato, come trascinato dall'idea che ho in cuore, nell'animo ed in mente, scusami, mi scusi ?" Luisa : " Ma cosa pensi che sia io? Cosa? Non ti sei degnato neanche di mandare un sms. Quanto cosa un sms, quanto ?" Oscar: " Hai ragione" . Luisa: " Si, si,ho sempre ragione, però alla fine..." Oscar : " Alla fine?" Luisa: " Alla fine sempre tutto come prima. Io mi son stufata. Sono stufa. Capito? Hai capito?" Oscar: " E se ti dico che questa è l'ultima volta che succede? Sai che io..." . Luisa: " Cosa, che mi ami? Se mi amassi non faresti così. Neanche se fossi il tuo peggior nemico. Ma dico ti rendi conto? Sei sparito!" Oscar: " Si, son sparito ma ti ho sempre

TAV VENEZIA - TRIESTE: E' giunto il momento della partecipazione collettiva.

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Come avevo scritto in precedente articolo  i termini per presentare le osservazioni, obbligatorie ma non vincolanti, per la tratta ad alta capacità Mestre- Trieste, si avvicinano alla cosìddetta ora x. Il WWF del Friuli Venezia Giulia, sul proprio sito internet pone, a disposizione della collettività tutta la documentazione che riguarda il tragitto della Tav Mestre-Trieste. In particolare emerge che moltissime case,e piccoli condomini, rustici e villette, per un totale di un migliaio di edifici tra San Canzian d’Isonzo (253), Turriaco (10), Staranzano (8), Ronchi dei Legionari (290), Monfalcone (360), Doberdò (8) e Duino-Aurisina (66), sono poste ad una distanza ravvicinata al tracciato della futura linea ferroviaria ad alta capacità e alta velocità . Il WWF, in tale  comunicato , sottolinea altresì che " le schede di tutti i 995 edifici “sensibili” del mandamento monfalconese, con le foto delle relative facciate, l’indirizzo preciso, lo stato di conservazione degli infissi e, s

A proposito di Fiat...

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Canti anarchici-la rabbia esplose

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El Pueblo Unido Jamas Serà Vencido

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Che Guevara Discurso Revolucionario

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Movimento delle banane. Episodio 6: " Rimembranze"

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 Episodio 6: " Rimembranze"   Devo farlo, è giunto il momento , ecco quanto ripeteva nella sua mente tutta fibrillante per l'ispirazione della banana, Oscar catturato ma non imprigionato, per le vie toscane. La sua auto proletaria rimarrà ferma in quel parcheggio pubblico a pagamento trovato, conquistato e abbandonato. Oscar decide di prendere una navetta terrestre che lo condurrà in giro per lo spazio a volte infinito a volte recintato, dalle convenzioni umane, di madre natura. Tra cambi di bus e treni eccolo come d'incanto alla Stazione di Roma Tiburtina. Una stazione devastata da freddi e metropolitani corridoi, da luci sparse senza alcun senso emozionale sopra il capo pensieroso dei viaggiatori.  La società RFI ha investito milioni e milioni di euro per a detta loro migliorarla ma in realtà quella stazione futuristica è davvero un centro sociale di grande e pessima sperimentazione . Corridoi freddi, persone che non comunicanco, i passi spediti per recarsi al

La stanza numero 13.

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Una mattina mi son svegliato e la democrazia ha trionfato. Una mattina mi son svegliato ed il popolo sovrano ha cantato. Una mattina mi son svegliato ed il cavalier ha danzato. Una mattina mi son svegliato e Milano ha urlato. Quella mattina la stanza numero 13 ha debellato la latitanza. Quella mattina forse mai giungerà, poichè Cesare nella Loggia Arcorea  ordunque sarà. Fiume d'ipocrisa, nella falsa allegria, non più veline o decantate signorine, in verità, specchio delle mie brame incanta il tuo servo prigionier di mille dame, e libera, libera questo reame dal poter di menti non più sane. Non più reame, ma libero amor in libero sovrano poter popolare, ove io possa ora brindare, alla stanza numero 13 in quel mattino di gennaio, annichilendo tal gran potere puttanaio Marco Barone p.s. La stanza numero 13 al quarto piano del Palazzo di Giustizia di Milano è la stanza della  procura dove Berlusconi potrà presentarsi davanti ai pm nei giorni 22, 23

Il nuovo medioevo. Proposta la censura dei libri di alcuni scrittori ribelli.

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 Era il lontano 1482 quando i vescovi di Würzburg e di Basilea emanarono alcuni ordini di censura ecclesiastici per impedire la diffusione degli scritti eretici che proprio in quel periodo trovarono ampia diffusione.  Sarà  nel 1487  che papa Innocenzo VIII propose  il cosiddetto imprimatur e  l'editto di Worms  sottoporrà tutti i libri al controllo episcopale. Nel 1559,  apparirà un elenco dei libri vietati, il c.d.  Index librorum prohibitorum , che ebbe vita fino al 1948. Solamente  nel 1965 la Chiesa cattolica abolirà formalmente la censura. Dico formalmente perchè in sostanza tale forma di censura verso libri eretici da parte della Chiesa non è mai venuta meno. Ma da quanto pare comprendere qualcuno oggi giorno rimpiange quei tempi. Rimpiange i tempi della censura preventiva, le liste dei libri vietati. Tra sindaci sceriffi, tra banditori locali, e tanto altro quello che viviamo oggi è niente di più niente di meno che una rude riproposizione del medioevo . Wu Ming, Valer