La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Movimento delle banane.Episodio 9 :" il manifesto delle banane".

Episodio 9: "Il manifesto delle banane".

Profumo di rosa,senza che io osa,


sfiorar il cuor selvaggio celato dal tuo ardor coraggio,


ora io posso, or io sono,


perchè tanto ti ho amata.

Oscar scrive, scrive il manifesto politico ribelle e rivoluzionario, scrive il suo pensiero per indurre il popolo alla coscienza critica, alla libertà.
Scrive, con un sorriso amaro a causa del dubbio che vaga libero nella sua mente.
Non sa più chi sia Luisa.
La donna da lui amata, la donna che ora è lì accanto al suo freddo corpo intento ad incidere nell'aria pensieri rivoluzionari, ha sconvolto il suo equilibrio, il suo status vigente.

Il Manifesto delle banane
L'Italia è vaticanizzata.
Occorre attuare mobilitazione sociale per devaticanizzare la Repubblica Democratica Italiana.
Liberiamo l'Italia dai Patti lateranensi, e dalle successive modifiche introdotte con l'Accordo di villa Madama del 1984 che ha portato al cosiddetto Nuovo Concordato. Abroghiamo l'otto per mille del gettito IRPEF previsto a favore della Chiesa cattolica; basta con l'esenzione fiscale totale per le parrocchie e gli enti ecclesiastici; basta con i finanziamenti alle scuole paritarie private,basta con gli oneri di urbanizzazione destinati agli edifici di culto;basta con i contributi agli oratori, basta con radio Maria, basta con la religione nelle scuole di Stato, basta con i crocifissi che dai tempi del Concilio Quinisesto  invadono i luoghi  pubblici, basta con l'ingerenza papale.
Evviva la laicità dello Stato, nello Stato.
Ma soprattutto diciamo basta a quel suono a percussione battente e perenne, ora diretto ora  indiretto delle campane. Suono diventato rumore,  che  strega  la mente dei cittadini, che invade la libertà del silenzio proletario quotidiano.
Più banane e meno campane.
Le banane sono a rischio di estinzione.
Facciamo tutti una buona azione, salviamo le banane e liberiamo le città dalle campane.

Movimento delle banane.


 Marco Barone

to be continued

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