C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Mario Draghi ovvero il futuro premier a tempo.

Che presto si voterà è un dato di fatto più che evidente.
Gli interrogativi che sorgono spontanei riguardano in sostanza il giorno 14 dicembre 2010 ove si voterà la fiducia al Governo, e l'Ecofin straordinario previsto per il 16 dicembre 2010.

Berlusconi avrà o meno la fiducia?

Potrebbe ottenerla ma sarebbe fiducia pro tempore, perchè non esistono le condizioni per governare il paese.
Certo che di media ogni due anni in questo paese si vota.
Ed io pago verrebbe da dire.
Pago il prezzo salatissimo della pessima politica, tutta.

Otterrà fiducia sul filo del rasoio, ed allora per finto senso di responsabilità indirizzato e programmato, la palla avvelenata passerà all'attuale Presidente della Repubblica.

Oppure non la otterrà, e la palla anche qui passerà al Presidente della Repubblica.

Ma potrebbe essere anche che la ottenga pienamente ma in realtà sarà  finta, incatenata, condizionata; sarebbe interessante capire in cambio di cosa.
Una finta realtà, o una realtà finta?
Dilemma.

Se una questione accomuna gli interessi di entrambi le fazioni faziose politiche, opposizione e maggioranza è quella della legge elettorale, ma in verità anche la questione bilancio dello Stato e rapporto con l'Unione Europea.

Che il PD non abbia alcun interesse suo personale di andare  subito al voto è chiaro.
Ovviamente se veramente aveva a cuore i poveri ed umili interessi del paese il governo attuale sarebbe caduto da molto tempo.
Ma ciò il Pd non lo vuole perchè deve risolvere le situazioni di stallo che logorano i soliti giochi di potere tipici dei partiti di governo o tendenti al governo in questo paese.

Ed allora eccoli buoni, osservano, quasi come spettatori e non pressano.

No il Pd ha ben altro a cui pensare.

E poi chi ha interesse a governare il paese in questa fase economica delicata?
Chi ha interesse ad adottare politiche dure, durissime, che certamente non portano voto?
Tra pochi giorni , precisamente  giovedì 16 dicembre 2010, è stata fissata in seduta straordinaria una nuova riunione dell’Ecofin. Al centro della riunione straordinaria dell’Ecofin ci sarà la governance economica ma anche e soprattutto il Bilancio Ue 2011.
 
L'Italia e gli altri paesi con un alto debito pubblico dovranno  resistere alla proposta della Commissione di stabilire  un ritmo di riduzione a tappe più che obbligate per i debiti oltre i parametri di Maastricht del 60% rispetto al Pil , ovvero si vorrebbe imporre una diminuzione di un ventesimo dello "sformento" annuo.
Come dire tasse, tagli all'ennesima potenza, licenziamenti e misure di grave peso sociale e politico.

Certamente il Pd non ha interesse ad essere impopolare, ma non ha interesse  in tale direzione, neanche l'attuale maggioranza.

Allora che fare?

"La crescita è fondamentale. Crescendo si pagano i debiti ed è altrettanto fondamentale del rigore di bilancio per la stabilità finanziaria". Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi alla presentazione del nuovo rapporto sulla stabilità finanziaria. Rigore ma anche crescita, ha ricordato, sono fondamentali "per contrastare le tensioni sui mercati finanziari che colpiscono i Paesi europei".

O ancora...

«Nelle nuove condizioni di mercato era inevitabile agire, anche se le restrizioni di bilancio incidono sulle prospettive di ripresa a breve dell'economia italiana» ha specificato il governatore, sottolineando la necessità «di un attento scrutinio degli effetti della manovra per garantire il conseguimento degli obiettivi». Per il numero uno di Bankitalia poi è «urgente» rafforzare il Patto di stabilità europeo, introducendo sanzioni anche politiche per i Paesi che non lo rispettano.

Chi parla è Mario Draghi.

L'uomo delle privatizzazioni di questa Repubblica.
L'uomo che dirige la Banca d'Italia.

Vi ricorda qualcosa l'esperienza del governo Amato?  Ciampi?


Era il maggio del 2010 quando...

Il premier Silvio Berlusconi, attraverso una nota, ha fatto sapere di aver apprezzato «il riconoscimento che Mario Draghi ha dato all'azione di governo in termini di riduzione della spesa e lotta all'evasione fiscale, al fine del contenimento del deficit di bilancio». Quanto alla sfida lanciata dal Draghi di coniugare, attraverso riforme strutturali, risanamento dei conti e ritorno alla crescita, il presidente del Consiglio ha assicurato che si tratta di «un impegno che intendiamo proseguire sostenuti anche dallo stimolo della Banca d'Italia. Concordo con Draghi: il Paese ha forze sane e sufficienti per vincere la sfida».
 http://www.corriere.it/economia/10_maggio_31/bankitalia-relazione-annuale_8f221786-6c8b-11df-b7b4-00144f02aabe.shtml

Era il novembre del 2010 quando...

Il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ha commentato le dichiarazioni rilasciate oggi dal Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, secondo il quale è necessario offrire una prospettiva di stabilizzazione ai precari per migliorare la produttività del paese.
Per il Segretario Generale della CGIL, il governatore della Banca d'Italia, ridà con queste sue affermazioni, centralità ai veri problemi del paese, poiché “il futuro dei giovani passa dal lavoro e i primi temi da affrontare sono proprio quelli della stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari e della regolarizzazione dell'occupazione”. Significativo inoltre, secondo Camusso, collegare così come ha fatto Draghi, la ripresa alla stabilizzazione dei precari, ma anche alla crescita dimensionale delle nostre imprese che rimane ridotta nel confronto internazionale
http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=14961


Era il 2008 quando... Bersani diceva che...
In particolare, che sia proprio il Governatore, pur nelle forme di linguaggio che gli sono proprie, a evocare i rischi anticoncorrenziali e quindi collusivi dei recenti accordi sui mutui, fa onore a Draghi e evidenzia ancor di più il silenzio generale su questo punto cruciale. Per  quel che riguarda il superamento del meccanismo attuale di "massimo scoperto" andrà ricordato che esiste una norma  che va in questo senso, dentro la cosiddetta "terza lenzuolata", bloccata dall'interruzione della legislatura, una norma che andrà assolutamente ripresa”.
http://beta.partitodemocratico.it/doc/52044/draghi-bersani-un-appello-da-raccogliere-assolutamente.htm

Ma la sua nomina pubblica è stata conferita dal nemico numero uno di Draghi, ovvero Tremonti colui che era stato indicato come il rappresentante per l'Italia all'Ecofin del 16 dicembre 2010.

Era il mese di ottobre 2010 quando...
Il Corriere sottolinea che secondo Draghi ci sarebbe da andare oltre, poiché si potrebbero pure conteggiare i lavoratori “forzosamente occupati a tempo parziale, e non a tempo pieno come vorrebbero”. Il quotidiano sottolinea l’inaspettata sintonia con il governo, a dieci giorni soltanto dalla contestazione dei dati di Bankitalia da parte del ministro Sacconi. Anzi, il ministro Tremonti, presente con il governatore alla giornata mondiale del risparmio, ha spiazzato tutti, dicendo che i dati esposti da Draghi “sono assolutamente condivisibili”, “sono stati rimossi alcuni equivoci”.

Ma anche in passato Tremonti intervenne a sostegno di Draghi quando ciò che si doveva salvare non era un governo politico morto, ma interessi economici fondamentali. Era il tempo delle privatizzazioni c.d.selvagge.

"non venne programmata alcuna svendita - osservò - fu solo il prezzo da pagare per entrare tra i primi nel club dell’euro". 
http://altravocedelsannio.webnode.it/news/draghi-il-britannia-le-privatizzazioni-del-92-prodi-goldman-sachs-bielderberg-dalla-prima-alla-seconda-tangentopoli-il-golpe-economico-politco-/


Legge elettorale voluta da entrambi i fronti con probabile sbarramento al 5%, interventi economici da attuare o quanto meno approvare all'Ecofin,  perchè richiesti dall'Unione Europea, quale miglior traghettatore dall'uomo incontestato da chi determina il futuro di specifici interessi capitalistici in questo paese?

E noi tutti cosa facciamo?
Semplici spettatori?
Non sarebbe il caso di dire basta a questi giochi di potere?
Basta al liderismo politico, ai giochi di partito, alla politica attuale che non rappresenta più nulla?
E' il caso, ma deve divenirlo prima di rischiare di esser travolti da eventi ingestibili.
Perchè se uno come Draghi è voluto dalla CGIL, dal Pd, dal PDL, dalla classe imprenditoriale, dai banchieri, le opposizioni di piazza verranno represse ancor prima che queste possano nascere.

Marco Barone

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