C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

A Bologna pedinati e denunciati due studenti per aver rubato un albero di Natale.

E' natale.
In verità il natale quello dello shopping, dello spendere, del fare compere, è iniziato con qualche mese di anticipo.
Già a fine ottobre si trovavano i panettoni o i dolci tipici di tale festività, per non parlare delle decorazioni o gli addobbi per la casa proprio per il tanto desiderato natale.

Nel dicembre 2009 a Napoli venne  rubato  il tradizionale albero di Natale di circa cinque-sei metri detto 'dei desideri', ancora non addobbato, posizionato soltanto da un pomeriggio al centro della galleria Umberto.

A Bologna, è successa una cosa simile ma con un albero di dimensioni più umane.

Due giovani studenti si son beccati una denuncia per ricettazione per aver girato in centro città, in piena notte, con un albero di natale tutto decorato.

I ragazzi son stati notati da un passante che immedesimandosi nei panni dell'investigatore privato notturno, ha deciso di pedinarli nell'attesa che la polizia da lui chiamata arrivasse per identificarli e chiedere spiegazioni.
Il percorso effettuato dai ragazzi è stato piuttosto lungo, da Strada Maggiore infatti si sono diretti verso via Dante, poi piazza Trento e Trieste, fino a viale Oriani.
Avrebbero detto alla polizia che in zona universitaria qualcuno avrebbe offerto loro quell'albero.
Non creduti, vengono denunciati per ricettazione.

La zona universitaria è nota per il mercato in nero delle biciclette, non per quello degli alberi di natale, ma in verità tutto è possibile con i tempi che corrono.
Ma la cosa che deve essere sottolineata non è tanto l'aver rubato? o meno un albero di natale, poi a chi, è tutto da comprendere, ma il fatto che un cittadino li abbia pedinati praticamente per quasi tutto il tragitto.

Mi viene in mente il caso di Trieste dove poco tempo addietro dei vigili urbani alle prime ore dell'alba si nascosero dietro i cassonetti dell'immondizia per sorprendere, grazie ad una segnalazione ripetuta nel tempo da una vicina,  una signora  che si dilettava a gettare i propri rifiuti fuori dai contenitori.
Poco ci mancava che a quella signora le venisse un vero e proprio infarto.
Oppure il caso recente di Gorizia dove dà fastidio pure la musica natalizia diffusa dalla filodiffusione. Il volume è troppo alto, disturba, non permette di svolgere le proprie quotidiane occupazioni ed ecco che studenti universitari e cittadini denunciano il tutto al Comune.

Il senso del rispetto delle regole, l'immedesimarsi nei panni del poliziotto, il divenire ronda notturna, l'essere intolleranti a tutto, è un problema reale.
Pensiamo per esempio ai regolamenti condominiali dove si tende a normare per non disturbare la divina pace dei sensi anche l'inverosimile a colpi di divieti.

Certo non voglio giustificare la signora che gettava la spazzatura fuori dai contenitori, o i ragazzi che andavano in giro con un albero di natale forse rubato, ma credo che questi episodi tipici delle vite di città che se da un lato vogliono divenire metropolitane dall'altro vogliono la tranquillità tipica dei paesi di campagna è a dir poco allarmante.
Quel cittadino bolognese sicuramente avrà dormito bene, e sognato anche forse la sua mancata carriera da salva alberi di natale, ma ciò su cui è necessario interrogarsi è questo il senso di legalità che vogliono gli italiani?

Marco Barone

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