Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

Immagine
Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Provocazioni in corso attendendo il 16 ottobre 2010...

Il giorno 16 ottobre 2010 in Roma si svolgerà la manifestazione dei metalmeccanici sostenuti in particolar modo dalla Fiom per rivendicare i diritti fondamentali dei lavoratori oggi oggetto di gravi attacchi incondizionati da parte dei governanti filo-confindustriali al timone di questo paese.

La tensione giorno dopo giorno incrementa sempre di più.

Vedi lo strano attentanto a Belpietro, la morte di Sergio Calore , ex terrorista di destra , sgozzato probabilmente con un piccone, in un casolare nelle campagne di Guidonia, vicino a Roma, la fantomatica aggressione di Merate addebitata alla Fiom, il volantino delle Br a Violante.
Tanti piccoli segnali che apparentemente possono sembrare ad una prima lettura sconnessi tra di loro, ma in verità sono collegati.

Si, è vero che dei compagni hanno simbolicamente posto in essere iniziative particolari contro la sede della Cisl a Roma, ma è altrettanto vero che i media in particolare a supporto delle logiche repressive del governo lentamente attuano campagna di "tensione" in relazione alla manifestazione del 16 ottobre.
Ecco i giornalisti andare alla ricerca delle scritte sui muri "Marchionne e Bonanni...Sacconi di *****". E ancora: "il 16 ottobre 2010 tutti a Roma". Sono le scritte, accompagnate dal simbolo della falce e martello, trovate oggi sul muro della chiesa di via Riva a Ivrea, accanto alla sede Cisl canavesana.( http://www.repubblica.it/politica/2010/10/06/news/lancio_di_uova_fumoggeni_e_vernice_il_bersaglio_la_sede_nazionale_cisl-7780739/?ref=HRER2-1).
Ma credo che le cose vadano analizzate per quello che sono.

La crisi attuale in Italia è tragica. Gli ammortizzatori sociali giungono al termine, il lavoro quello stabile non esiste più.
Tagli, precarietà, flessibilità, mission da conseguire...,disperazione e rabbia.
La pentola è pronta per esplodere.
Ma il passato ha insegnato tanto.
Credo che ad oggi non esistano in questo paese le condizioni effettive per gestire una lotta dura di piazza. Ciò sia perchè la CGIL in primis ha di fatto addormentato con il suo modus operandi i lavoratori e conrollato i movimenti, sia perchè le divisioni tra le varie realtà politiche e sindacali di sinistra antagonista sono così profonde che nulla lascia intravedere ad una "dura"lotta di piazza.
In Spagna ci sono stati scontri sociali di una certa consistenza, la Grecia ha fatto scuola per molte questioni ma specialmente ha dimostrato come il paese è stato svenduto al capitalismo ed ai cinesi che iniziano a "comprare" il debito pubblico greco. Presto ciò succederà anche in Italia.

La tensione sembra essere indirizzata.

Vogliono crearla per dare il colpo di grazia al movimento che non c'è.

Vogliono dare il colpo di grazia al dissenso inasprendo la repressione e la politica autoritaria.
Quale miglior occasione del 16 ottobre 2010?

Dico ai compagni di stare attenti di non cadere nella trappola dei padroni.

Perchè è questo che vogliono, il casus belli per condurre pienamente questo paese nella sfera dell'autoritarismo mero.

Attenti a non cedere alle provocazioni.

Attenti a non fornire la "scusa" ai governanti.

Il 16 ottobre bisognerà vigilare. Si, vigilare sul possibile intervento degli infiltrati di stato o reazionari. Bisognerà vigilare perchè la manifestazione non cada nella trappola tesa nel corso di questi mesi dal sistema vigente.

Non siamo nelle condizioni di "condizionare" l'informazione. In Italia non esiste la libertà d'informazione. Chi ha orecchie per intendere spero abbia inteso.

Varie e strane situazioni si sono verificate. Forse il 16 ottobre non accadrà nulla, forse è ancora presto, ma le condizioni ci sono tutte.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot