Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Sempre a proposito di Liberazione...

Quella che segue è la nota del Ministero della istruzione inviata a tutte le Amminsitrazione Periferiche per la ricorrenza del 25 aprile...

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l'Istruzione

Roma, 23 aprile 2010

Oggetto: 25 aprile 2010 - 65° anniversario della Liberazione

Il 25 aprile 2010 si celebra nel nostro Paese il 65° anniversario della Liberazione, in memoria dei tanti che, pur appartenendo a schieramenti politici diversi, si unirono ai militari delle Forze Alleate per combattere gli invasori e liberare il nostro Paese dalla dittatura. Questo momento storico segna la nascita dell'Italia repubblicana e pone le basi del cammino comune che ha portato alla stesura della Costituzione della Repubblica Italiana e ad un sistema di valori fondamentali condivisi.

Tenuto conto dell'introduzione nelle scuole di ogni ordine e grado dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", le SS. LL. sono invitate a sensibilizzare i giovani, anche con il coinvolgimento delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, sui temi storici e civili alla base della Resistenza.

IL CAPO DIPARTIMENTO
F.to Giuseppe Cosentino


Certo che non ci riescono proprio quelli del Ministero della Istruzione a parlare di dittatura Fascista, di riconoscere il grande ruolo riverstito dai Partigiani,che come molti sapranno non erano poi tutti compagni... ma se non era per i Partigiani i Fascisti difficilmente sarebbero stati sconfitti... In tale nota di poche parole si legge quello sforzo di scrittura , ovvero in memoria dei tanti che, pur appartenendo a schieramenti politici diversi, si unirono ai militari delle Forze Alleate per combattere gli invasori e liberare il nostro Paese dalla dittatura... che mi sembra quasi di vedere le gocce di sudore sulla tastiera del pc di chi ha scritto questa nota...

certo il fatto che poi il Paese sia caduto in mano ai capitalisti questo è un grave errore storico ed altra questione di cui ora non voglio discutere... ma il fatto che si cerchi di utilizzare toni e modalità comunicative che in qualche modo aprono lo spiraglio al revisionismo storico che vuole annientata la funzione dei partigiani, equiparare le foibe allo sterminio attuato dai nazisiti e fascisti, è un qualcosa di pericoloso che deve essere fermato ! Specialmente in questo Paese perchè come è noto la memoria degli Italiani è corta e l'ignoranza è ampia!
Marco B.

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