C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Rubati messaggi e foto dall’albero Falcone

Centinaia di messaggi, disegni, lettere che, negli anni, cittadini e studenti hanno lasciato sotto l’albero Falcone, diventato simbolo della lotta alla mafia, sono stati rubati. Portate via anche le foto del magistrato ucciso da ‘Cosa Nostra’ nel 1992 e del suo agente di scorta Rocco Di Cillo, assassinato nella strage insieme agli altri poliziotti che tutelavano il giudice e alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo, e un lenzuolo bianco con scritto ”le vostre idee camminano sulle nostre gambe”. A segnalare alla polizia il furto e’ stato il portiere del palazzo in cui abitava Falcone. L’albero si trova proprio davanti all’ingresso dello stabile, in via Notarbartolo, nel centro della citta’.
Secondo gli investigatori, il furto e’ avvenuto ieri, in pieno giorno. Nessuno, pero’, fino a questa mattina ha segnalato il fatto alla polizia. Ad accorgersi che foto e disegni erano stati portati via e’ stato il portiere del palazzo che abita nello stesso stabile. L’albero Falcone si trova in una strada trafficatissima e frequentatissima della citta’. Dal giorno dell’eccidio di Falcone e’ diventato meta di una sorta di pellegrinaggio di cittadini e studenti che lasciano messaggi contro la mafia e in ricordo delle vittime della lotta a Cosa nostra. Il 23 maggio, giorno in cui ricorre l’anniversario della strage di Capaci davanti all’albero si concludono le manifestazioni di commemorazione.

Fonte: livesicilia.it, 25 aprile 2010

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