C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Dopo tanti proclami, scandali e denunce...Il tetto del 30% degli stranieri tiene in tutta Italia

Miur: Il tetto del 30% degli stranieri tiene in tutta Italia


Non solo in Lombardia, ma anche nel resto di Italia il tetto del 30% per la presenza di stranieri in classe è stato rispettato, con poche deroghe. E' quanto emerge dai primi dati ufficiali sul provvedimento ministeriale che introduce la soglia e che sarà operativo dal prossimo anno scolastico.

In tutti gli istituti italiani l'indicazione del ministero che mira a una più completa integrazione tra alunni stranieri e italiani nelle scuole - informa una nota del dicastero di viale Trastevere - è stata rigidamente rispettata consentendo solo in realtà specifiche la concessione di deroghe.

Le deroghe sono state consentite dal Ministero solo nei casi in cui le scuole, attraverso l'aiuto della Direzione regionale, hanno attivato forme di sostegno come l'insegnamento della lingua italiana il pomeriggio e altre iniziative tese alla conoscenza della nostra cultura e negli istituti dove la maggioranza degli stranieri frequentanti sono nati in Italia e quindi già perfettamente a conoscenza della lingua.

Nel Lazio il tetto del 30% di presenza di alunni stranieri nelle classi è stato ampiamente rispettato, a eccezione - segnala il ministero - di sei scuole (cui sono state concesse deroghe).

In Toscana solo a due istituti delle provincia di Prato sarà consentito di superare la soglia indicata dal Miur.

In Lombardia ben l'84% delle scuole rispetterà il provvedimento consentendo una più equilibrata distribuzione di alunni stranieri.

In Friuli il tetto verrà rispettato in tutte le scuole eccetto in due.

Nel Piemonte 1.990 scuole hanno adottato il provvedimento e 20 otterranno una deroga come previsto dalla normativa.

La decisione di stabilire un tetto del 30% di alunni non italiani per classe - osserva il ministero nella nota - si conferma come il primo passo di una vera integrazione a partire dai più piccoli tesa di fatto all'accoglienza. Il provvedimento vuole migliorare non solo i rapporti tra cittadini stranieri e italiani, ma anche favorire la didattica scolastica ed evitare la formazione di classi ghetto con soli alunni stranieri.

tuttoscuola.com

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