La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Assenze per malattia e fasce orarie di reperibilità. Cambiano di nuovo ma per la prima volta sono previste deroghe

Come preannunciato e sulla base di improbabili calcoli sull’assenteismo dei dipendenti pubblici che giustificherebbero il ripensamento, il ministro della Funzione Pubblica conferma la volontà di allungare nuovamente le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici che, ingrati, hanno approfittato di quanto stabilito dai contratti prima dell’entrata in vigore della Legge 133/09.

Come si ricorderà la Legge 133/09 aveva portato le fasce di reperibilità dei pubblici dipendenti ad 11 ore giornaliere, in netto contrasto con le 4 ore stabilite dai CCNL e in linea con quanto avviene negli altri settori, poi riportate di nuovo a 4 ore nell’estate di questo anno con il decreto anticrisi (DL. 78/09).

Accecato dal sacro furore ideologico e avendo verificato gli effetti deleteri, a suo dire, dell’ultima concessione, il ministro torna ora sui suoi passi e in applicazione del DLgs 150/09 (art. 55 – septies) reintroduce per decreto una differenziazione nelle fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici, rispetto a quelli privati.

L’allungamento delle fasce di reperibilità porta così a sette ore complessive giornaliere il tempo in cui può essere effettuata la vista a domicilio in casa in caso di assenza per malattia: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Per l’occasione, finalmente, si introduce il principio dell’esclusione dall’obbligo di reperibilità nei casi in cui l’assenza per malattia sia dovuta a:

* patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
* infortuni sul lavoro;
* patologie per riconosciuta causa di servizio;
* stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.

Si considerano inoltre esonerati dall’obbligo di reperibilità i dipendenti pubblici nei confronti dei quali sia già stata effettuata la visita fiscale, per il periodo indicato nella prognosi.

Roma, 23 dicembre 2009 fonte http://www.flcgil.it/notizie/news/2009/dicembre/assenze_per_malattia_e_fasce_orarie_di_reperibilita_cambiano_di_nuovo_ma_per_la_prima_volta_sono_previste_deroghe

Occorre precisare che le nuove fasce diventeranno effettivamente operative 15 giorni dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, quindi, temporaneamente restano valide le precedenti fasce di reperibilità (10,00-12,00 e 17,00-19,00).
Marco B.

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