Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Incredibile ma vero: Anagni, stop del sindaco a spettacolo di Luxuria: "Trans persone malate"

Anagni - Il sindaco dice no. Niente auditorium comunale per la presentazione dell'ultimo libro di Vladimir Luxuria. "I trans sono persone malate, il messaggio è diseducativo". Apriti cielo. Carlo Noto, sindaco Pdl di Anagni, con il suo rifiuto a "Le parole non dette" ha scatenato la polemica. L'Arcigay ha chiesto "al più presto" un incontro al sindaco di Anagni: la richiesta di utilizzare l’auditorium comunale era stata avanzata dai giovani dell’associazione La guerra di Piero. "Ci uniamo - dice Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - così, all’appello di tutti coloro che in queste ore si stanno mobilitando contro questa decisione. Si tratta, se confermata nelle modalità, di una censura davvero inaccettabile - aggiunge Marrazzo - per la quale esprimiamo la nostra solidarietà a Vladimir Luxuria e agli organizzatori di questo appuntamento culturale. È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni arrivi a negare l’utilizzo di un bene pubblico con motivazioni discriminatorie".

Protesta la sinistra Noto avrebbe rifiutato la richiesta con la motivazione che si tratta di iniziativa che parla di transessuali e, quindi, di persone malate e che tali argomenti sono inadatti e diseducativi. "Le affermazioni del sindaco - dice Mario Michelangeli, segretario del Pdci del Lazio - oltre che paradossali sono un grave atto di omofobia, di censura, di intolleranza e inciviltà. I giovani organizzeranno comunque la presentazione del libro, del quale si è parlato ovunque e in numerose trasmissioni televisive, ma è certo che ad Anagni si è vissuta una pagina oscura che offende la sua storia, la sua cultura e la sua gente".
http://www.ilgiornale.it/interni/anagni_stop_sindaco_a_spettacolo_luxuria_trans_persone_malate/cronaca-anagni-auditorium_vietato-trans-luxuria-sindaco-protesta-arcigay/27-11-2009/articolo-id=402409-page=0-comments=1

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