La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

L'Alfa Romeo abbandona del tutto Arese

La Fiat prevede di trasferire a Torino il Centro Stile dell'Alfa Romeo e una divisione della Fiat Powertrain Technologies. Ad Arese resterà solo il museo storico.

TRASLOCO - Dall'anno prossimo tutto il Centro stile, sperimentazione e progettazione dell'Alfa Romeo e una divisione della Fiat Powertrain Technologies verranno trasferite dallo storico sito di Arese (foto in alto) a Torino. A comunicarlo è una nota della FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici). Un'operazione che il gruppo Fiat reputa necessaria per rendere più efficiente la produttività e creare sinergie con le strutture del gruppo Fiat già presenti a Torino.
Il piano del Lingotto prevede il trasferimento dal 4 gennaio 2010 di tutti i 229 lavoratori Fiat di Arese e la cassa integrazione, fino al 21 febbraio, di 91 dei 113 dipendenti della Fiat Powertrain Technologies.

IN DISCUSSIONE - Domani, presso la Assolombarda (l'associazione delle imprese industriali e del terziario dell'area milanese) si terrà il primo incontro tra la Fiat e i sindacati per discutere del piano annunciato. Da parte sua, la FIOM, ha già fatto sapere che è pronta a "scendere in piazza" perché «è la Fiat la principale responsabile della distruzione dello straordinario patrimonio di competenze e di professionalità presenti ad Arese, dei mancati investimenti nella progettazione, sperimentazione e produzione di auto a basso impatto ambientale».

Orfano del Centro Stile e dei reparti di progettazione e sperimentazione dei motori, ad Arese resterebbe solo il Museo Storico dell'Alfa Romeo. Il rilancio del sito dove un tempo nascevano le Alfa Romeo, tante volte promesso anche dalla Regione Lombardia in questi anni, potrebbe venire definitivamente meno.

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