C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA GUERRA


Proponiamo a tutte le sinistre politiche, sindacali, di movimento, di promuovere unitariamente ,entro l’autunno, una grande manifestazione nazionale a Roma per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan.
L’allineamento di Governo, PD, UDC, a sostegno della continuità della guerra, contrasta nel modo più clamoroso con l’orientamento opposto di una larga maggioranza della popolazione italiana.
E’ necessario dare a questo sentimento popolare una traduzione antimperialista e un primo sbocco politico, con una vasta mobilitazione nazionale e una manifestazione centrale. Tanto più in presenza di contraddizioni, per quanto spurie, all’interno della stessa maggioranza di governo.
Sarebbe davvero abnorme regalare spazio al doppiogiochismo della Lega sul tema della guerra.

MARCO FERRANDO ( Partito comunista dei lavoratori)

info@pclavoratori.it

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