Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Due cadaveri ritrovati in due giorni nel Vibonese

E' stato rinvenuto ieri il cadavere di Giovanni Caruso, un pensionato di 61 anni, in località «Castellana», a circa 200 metri dalla casa dove conviveva con la compagna e da dove era scomparso il 20 luglio scorso.
A scoprire il cadavere era stato un contadino che, avendo visto una scarpa e poco distante delle ossa, ha avvertito i carabinieri della Stazione della vicina Filadelfia che sono intervenuti sul posto per gli accertamenti e i rilievi. Secondo le prime ipotesi l’uomo, potrebbe essere stato sbranato dai cinghiali e dai cani. I primi elementi raccolti dagli inquirenti lasciano pensare che si tratti di lui. La sicurezza sull'identità dello scomparso, dovrebbe arrivare soltanto dall’esame del Dna a cui saranno sottoposti i resti.

Altri resti umani sono stati invece trovati, questa mattina dalla Polizia, in un bosco di Gerocarne, un centro del vibonese.
Il rinvenimento è avvenuto in seguito a scavi eseguiti nella zona. Il cadavere potrebbe appartenere ad una persona scomparsa nel '98, probabilmente vittima di un caso di lupara bianca.
da il quotidianocalabria

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