Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Messico: Paramilitari in Chiapas: morto un compagno a Mitziton

Paramilitari in Chiapas: morto un compagno a Mitziton
Comunicato urgente della Comunità di Mitziton
Municipio di San Cristobal de Las Casas, Chiapas, 21 luglio 2009
Alla Giunta del Buon Governo
A tutti i nostri compagni aderenti all'Altra Campagna
Compagne e compagni,
Ci comunichiamo urgentemente per denunciare che oggi nuovamente abbiamo
subito le aggressioni dei "non cooperanti" (parte della comunita'
cacciata dall'assemblea comunitaria, ndt) che sono appoggiati dal mal
governo perché non li punisce mai.
Oggi alle 9:30 del mattino, un gruppo di nostri compagni, incaricato di
vigilare i terreni, e' stato intercettato da un gruppo di 60 persone
"non cooperanti" con la comunita' che avevano con se pietre, bastoni,
fionde. Hanno aggredito i nostri compagni e subito e' arrivata una
camionetta azzurra, senza targa e con cabina, marca chevrolet, con 5
persone a bordo, due delle quali armate di R15. Hanno sparato due colpi.
La camionetta era condotta ad alta velocita' ed ha investito i nostri
compagni, uno dei quali ha perso la vita, Aurelio Diaz Hernandez, mentre
altri sono rimasti feriti:
Fernando Heredia Heredia (al quale hanno rotto il braccio destro a
bastonate);
Javier Gomez Heredia (al quale hanno rotto le due gambe passandogli sopra
la camionetta);
Raymundo Diaz Heredia (al quale hanno fratturato il piede con il
passaggio delle ruote della camionetta);
Jose' Heredia Jimenez (il quale è ferito in testa a causa delle
bastonate e delle pietre);
Marcelino Jimenez Hernandez (col piede destro fratturato per il passaggio
della camionetta).
Da anni abbiamo denunciato questi delinquenti e il governo non ha fatto
niente, perché complice dell'ingiustizia. Per quello che e' successo e
per quello che avverrà, riteniamo responsabile il gruppo di minoranza
capitanato da Carmen Diaz Lopez e il governo di Juan Sabines Guerrero.
Ieri, dalla stessa camionetta, alle 10:15 di sera, con a bordo 8 uomini
incappucciati, hanno sparato contro il furgone del nostro compagno Luis
Hernandez Gomez.
La nostra comunità sa perfettamente che i "non cooperanti" sono un
gruppo di deliquenti ben organizzati e per questo l'abbiamo
disconosciuti per mezzo dell'assemblea già da molti anni.
Invitiamo i/le nostr* compagn* dell'Altra Campagna a lottare insieme per
la difesa del nostro territorio, dato che i problemi si stanno
ingrandendo a partire dal nostro rifiuto all'usurpazione pianificata
dal mal governo per costruire l'autostrada San Cristobal - Palenque. Vi
invitiamo anche alla veglia del compagno Aurelio Diaz Hernandez, caduto
per difendere i nostri diritti in quanto popolo indigeno.
Per tutte queste aggressioni esigiamo che il mal governo punisca questo
gruppo di deliquenti così che smettano di rompere le palle alla comunità
e si rispetti il nostro diritto all'autonomia e alla libera
determinazione.
La comunità di Mitziton.
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Foto dell'aggressione a Mitziton:
http://chiapas.indymedia.org/display.php3?article_id=1...
http://www.frayba.org.mx/fotos.php?ID=1219&language_ID...
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L'Esercito di Dio aggredisce e uccide a Mitziton
Mitziton, 21 luglio 2009. Un morto e quattro feriti, dei quali uno grave,
è il saldo dell'aggressione perpetrata dal gruppo religioso evangelista
"Ali d'Aquila" conosciuto come "Esercito di Dio", che opera con una
struttura militare che include comandanti, tenenti e soldadi.
Tutto è cominciato nel pomeriggio del 20 luglio quando gli abitanti della
comunità sono andati a recintare con legna una terra di proprietà
comunale. Questa terra non è una terra qualsiasi, ma una terra di
un'importanza particolare, perché è parte di quelle che lo Stato vuole
espropriare, con indenizzo, per costruire quello che dovrebbe essere il
Chilometro Zero dell'autostrada San Cristobal-Palenque. E, in questo
contesto, "Ali d'Aquila" vuole espropriare la terra alla comunità per
poter reclamare l'indenizzo.
Dopo aver recintato la suddetta terra, gli abitanti del villaggio si sono
riunitti nella casa ejidale (ufficio comunitario delle terre collettive,
ndt) e hanno organizzato quattro commissioni di viglianza, sapendo che
il gruppo evangelico aveva già distrutto parte del recinto. Attorno alle
10 di sera, una delle commissioni ritornava in macchina dopo aver svolto
i compiti assegnati quando viene intercettata vicino alla casa ejidale
da una camionetta verde, doppia trazione, marca Chevrolet, sulla quale
viaggiavano 3 individui a volto scoperto, Refugio Diaz Ruiz (pastore del
tempio evangelico), Andres Diaz Heredia e il conducente Francisco
Jimenez Vicente. Sulla stessa Chevrolet viaggiavano alcuni individui
incappucciati, con indosso giubbotti antiproiettile, che hanno sparato
con armi da fuoco contro i membri della commissione di vigilanza.
Fortunatamente solo due pallottole hanno raggiunto la camionetta e non
hanno ferito nessuno, mentre i passeggeri sono riusciti a scappare.
Il giorno 21 luglio, attorno alle 10 del mattino, una commissione della
comunità, composta da 14 persone, camminava verso la terra comunale per
verificare i danni causati dal gruppo evangelico il giorno precedente.
Non sono mai arrivati sul posto, dato che sono stati intercettati e
attaccati brutalmente da un "plotone" di 60 persone dell'"Esercito
di Dio", armate con armi da fuoco, machete, bastoni e pietre. I colpi
sono stati sparati per aria, mentre i 60 "soldati di Dio" continuavano
a picchiare i 14 paesani, con machete e bastoni. Non contenti di aver
picchiato selvaggiamente alle loro vittime, questi fanatici del gruppo
"Ali d'Aquila" sono passati sopra a due degli abitanti del villaggio
con uno dei loro furgoni, assassinando Aurelio Diaz Hernandez, che è
morto per l'investimento, e ferendo gravemente Javier Gomez Heredia, al
momento gravemente ricoverato con il femore rotto e contusioni di vario
tipo nell'ospedale regionale di San Cristobal de Las Casas.
Altri tre degli abitanti sono stati trasferiti d'urgenza allo stesso
ospedale regionale con ferite di machete in testa, gambe e braccia. Si
tratta di José Hernandez Jimenez, Marcelino Hernandez Jimenez e Fernando
Heredia Heredia, che sono stati già curati e stanno ritornando alla
propria comunità accompagnati dai familiari e con la minaccia di essere
aggrediti nuovamente.
Questo gruppo evangelico "Ali d'Aquila" viene organizzato a Mitziton
dallo stesso pastore del tempio Refugio Diaz Ruiz, e dai due fratelli
Pablo Diaz Lopez e Carmen Diaz Lopez, conosciuti "polleros"
(trafficanti di migranti, ndt) della zona. Di loro si sa che da più di
10 anni fanno affari col traffico di persone migranti verso il nord. Per
questo hanno anche accesso a molte risorse economiche per continuare ad
organizzare a questo gruppo con una struttura totalmente militare che
culmina con una cupola denominata G12, così come 12 erano gli apostoli.
C'è da segnalare che questo gruppo preferisce ispirarsi ai
"Kaibiles", le forze speciali dell'esercito guatemalteco
aresponsabili dei più gravi massacri della storia del Centro America.
Dai Kabiles copiano il decalogo: "Se avanzo, seguitemi; se mi fermo,
spingetemi; se indietreggio, uccidetemi"... E a quanto pare, con la
strada che hanno intrapreso, sono disposti ad ammazzare chiunque si
interpone nel loro cammino servile verso gli interessi del governo del
Chiapas.

Tradotto da Nodo Solidale - http://www.autistici.org/nodosolidale
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