La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Viareggio, treno esplode in stazione in fiamme auto e palazzi: è strage



VIAREGGIO - Strage a Viareggio: un treno merci proveniente da La Spezia a diretto a Pisa coi freni in fiamme poco dopo la mezzanotte piomba sulla stazione, deraglia, ed esplodono le cisterne di gas Gpl. Il primo tragico bilancio della tragedia parla di quaranta feriti gravi e di sei morti. Ma molte di più sono le persone carbonizzate, tra cui almeno una famiglia con due bambini. Due palazzine sono crollate poiché lo scontro è avvenuto duecento metri dopo la stazione, davanti al Dopolavoro ferroviario. E il rogo ha coinvolto un fronte di circa 800 metri dei palazzi che si affacciano sui binari.
Pochi minuti dopo l'esplosione la Protezione Civile decreta lo stato di emergenza regionale, facendo confluire sul posto i vigili del fuoco di tutta la Toscana e della Liguria. Arriva da Lucca anche il nucleo batteriologico, e nella notte l'incendio si estende alle case del quartiere Centro.

"Quel treno composto da 14 vagoni riferisce un testimone oculare, Giuseppe Ferracciolo, barista alla Stazione è entrato a tutta velocità in stazione, si vedevano scintille sprigionarsi dalle ruote, s'è schiantato in un binario morto in una nuvola di polvere e pietrisco. Subito dopo, numerose esplosioni hanno trasformato in un enorme rogo la stazione, le case circostanti e le macchine parcheggiate sulla via Aurelia".da repubblica.it


...ora è il momento del silenzio per il rispetto delle vittime ! ma qualcuno è responsabile di ciò e questo qualcuno non sono i macchinisti ! Treni vecchi, linee vecchie, turni massacranti,aumento ingiustificato del costo biglietti rispetto al servizio offerto...e dal 14 giugno ora in molti treni è previsto un solo macchinista...e la gente muore! spero che sia l'ultima tragedia annunciata in questo Paese! e che dopo la Tragedia di Crevalcore venga fatta almeno ora un minimo di Giustizia...! piena solidarietà e vicinanza ai familiari di tutte le vittime di Viareggio.
M.B.

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