Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

La prof offende la collega in classe, risarcisca i danni morali

A scuola risarcimenti alti per le malignità fra professori. Chi ha offeso il collega davanti agli alunni dovrà risarcire il danno morale, tenendo anche conto che gli allievi sono in classe perché “sottoposti all’insegnamento e all’attività educativa” e che quindi le offese vengono fatte in un “ambito protetto e tutelato”.
Lo ha stabilito la Suprema corte di cassazione che, con la sentenza n. 14552 del 22 giugno 2009, ha respinto il ricorso di una professoressa di liceo condannata a risarcire una collega per averla offesa in aula davanti agli alunni.
fonte cassazione net

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