La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Primo maggio del 1947 :La strage di Portella della Ginestra


Primo maggio del 1947: pochi giorni dopo le elezioni regionali che avevano visto il successo del blocco Pci - Psi, l'appuntamento di Portella della Ginestra si trasforma in un massacro. Le responsabilità furono attribuite al bandito Giuliano, ma già il rapporto dei carabinieri indicava, come possibili mandanti, "elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali".

La strage di Portella della Ginestra (per molti "l'antesignana" delle stragi di stato italiane) è figlia di quella logica di contrapposizione che negli anni della guerra fredda giustificava qualsiasi azione, per quanto criminale potesse essere, utile ad ostacolare l'ascesa delle forze di sinistra.
Dalla intervista a Manlio Milani (Presidente Associazione dei caduti di Piazza della Loggia):
"...si sta rafforzando la tesi sostenuta dallo storico Nicola Tranfaglia nel suo recente e documentatissimo libro "Come nasce la Repubblica, 1943/47", per il quale la guerra fredda non comincia nel 1948, ma nel 1943, ossia con lo sbarco degli americani in Sicilia e che vede la collusione fra mafia, forze neofasciste (in primo luogo Junio Valerio Borghese) e tutti i "residui" della X Mas) che si schierano con i Servizi Segreti USA. Yalta verrà più tardi, ma già nel 43 si sapeva che il mondo era destinato ad essere diviso in due blocchi, e l'Italia "doveva" far parte del blocco occidentale. E' da allora che comincia la strategia per ostacolare le forze di sinistra, e la strage di Portella della Ginestra ne segna l'inizio."

Purtroppo le indagini furono compromesse dalla volontà di una parte delle forze di governo ed in particolare del ministro dell'interno dell'epoca, Mario Scelba, di escludere in partenza la pista della strage politica. Tutte le colpe furono addossate al bandito Giuliano, malgrado il rapporto dei Carabinieri indicasse come possibili mandanti, "elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali".

Lo stesso Giuliano fu eliminato, 3 anni dopo, dal suo luogotenente Gaspare Pisciotta che a sua volta fu avvelenato in carcere nel 1954 dopo aver preannunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella. Una strage che sembra quindi inaugurare la lunga catena di misteri e di eccidi che insanguineranno l'Italia negli anni a venire.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot